SARDI IN TESTA...Sistema Sardegna a confronto


Il nuovo slogan di Salvatore Cicu 

Nella giornata odierna, alla Fiera di Cagliari, in Viale Diaz, si è riunito tutto il PDL sardo, in un incontro aperto al pubblico  per il rilancio della Sardegna, organizzato dal Deputato Salvatore Cicu, che ha preso il nome di un nuovo slogan da lui ideato poco prima delle scorse elezioni politiche:"SARDI IN TESTA".

E' vero che il Presidente della Regione Ugo Cappellacci, come riportato dalle TV locali, ha riproposto la sua candidatura per le regionali del prossimo anno, è vero che, senza citare alcun nome e cognome, ha fatto riferimenti a Mauro Pili, ai Sardisti, alla Lombardo, ma è anche vero che, nel suo intervento, il Presidente della Giunta regionale sarda ha lanciato un messaggio agli stessi affermando che sfaldarsi, non essere compatti, non ha alcun senso, ed ha aperto all' "unità".

Essendo anch'io presente a questo primo incontro del Pdl a Cagliari, al quale seguiranno altri incontri nelle altre Province sarde, ritengo sia doveroso riportare anche quanto i Tg regionali non hanno riportato.

L'incontro di oggi, definito da altri "apertura ufficiale della campagna elettorale" è iniziato in modo insolito, attraverso una comunicazione nuova e apprezzabile; comunicazione di 12 messaggi letti da 12 giovani, ragazze e ragazzi sconosciuti, in penombra, quindi non visibili, come a rappresentare tutti i giovani sardi, che illustravano le "peculiarità" presenti in Sardegna, sulle quali fare leva affinchè la nostra Isola non soccomba, ma si adoperi per far risanare l'economia; ve ne cito alcuni: IMPRESA, BILINGUISMO, AUTONOMIA, COOPERAZIONE, INSULARITA'.

E, tra questi, vi riporto testualmente, il messaggio letto da un giovane, su ciò che ritengo l'aspetto più importante della Regione Sardegna: L'AUTONOMIA -"Sono nato e cresciuto nel segno dei valori dell'Autonomia e della Specialità. Lo Statuto che ha dato vita alla nostra Regione ha sempre rappresentato, per la mia generazione, un riscatto politico e culturale per il futuro della nostra Isola. Di più. Un'occasione. E direi anche un valore aggiunto, che ci consente di proiettarci, da protagonisti, nel rapporto con l'Italia e l'Europa. Dobbiamo difenderla la nostra Specialità. Salvaguardare il lavoro che hanno fatto i padri della nostra Autonomia. Dobbiamo essere capaci di difendere i nostri diritti. Di assumerci responsabilità. E sopratutto, di dar valore a quelle differenze che ci contraddistinguono nel panorama regionale europeo. E' un compito che spetta a tutti noi sardi. Rappresentando le nostre ragioni uniti. Non divisi".

E "Sardi in Testa", immagino che Salvatore Cicu, ideatore dello slogan, abbia, secondo me, inteso significare 2 cose: la prima che noi sardi, per esserlo, dobbiamo "sentirci" sardi nella nostra testa; la seconda che dobbiamo essere sardi in testa, sardi per primi nella linea d'arrivo e non più ultimi, ma in testa alla classifica delle Regioni più economicamente all'avanguardia.

Alla Fiera era presente tutto il Pdl, di tutte le Province, dalla Gallura con Sanciu e Nizzi, all'Ogliastra, Oristano, Sassari, Cagliari, compresi gli Assessori della Giunta Cappellacci: Oscar Cherchi ed Alessandra Zedda.

Pertanto riporto a chi legge alcuni passaggi detti sia dal Presidente della Giunta che dal Leader del Pdl Nizzi e dall'organizzatore dell'inocntro di oggi, Cicu.

Inizio dall'intervento di Settimo Nizzi:                         "Bisogna dare il giusto riconoscimento a chi lavora nell'interesse del Partito, recuperando quelle persone che si sono allontanate per altri partiti nazionali. Molti sardi credono ancora in noi, dobbiamo dimostrare che dobbiamo lavorare non per le nostre singole posizioni, ma per il bene della Sardegna. Dobbiamo evitare di criticare gli altri partiti, ma dobbiamo guardare ciò che facciamo noi, perchè questa è la nostra maggiore negatività, ed in questo faccio un invito a me stesso ed al Presidente Cappellacci. Tutti crediamo in quell'uomo formidabile che è Silvio Berlusconi".

CICU:                                                                        "Dicono a noi del Pdl che siamo impresentabili, invece siamo orgogliosi di quello che siamo e di appartenere a questo Partito, perchè non vogliono che la Sardegna cambi".

PITTALIS:                                      "Uniti si vince, ma essere davvero uniti, unità sostanziale e vera". 

CAPPELLACCI: "Dobbiamo ritrovare il senso di comunità, noi abbiamo un gruppo consiliare, credetemi, che non ha eguali. Noi oggi dobbiamo avere il coraggio di non aver paura perchè la paura non è mai stata una caratteristica dei Sardi. Di fronte ad una situazione difficile del nostro Popolo di italiani che chiedono che si cambi passo, dobbiamo rispondere con il coraggio dell'umiltà, senza aver paura di confrontarci con gli altri, senza aver paura di confrontarci con lo Stato, con l'Europa. Nel mio mandato ho coltivato e predicato ogni santo giorno l'umiltà. Lo Stato è il nostro primo nemico che ci costringe alle vie legali per il riconoscimento di quanto dovuto. Lo Stato ci è nemico perchè fa differenze tra territori. Nemici sono gli Armatori che mortificano le nostre Imprese; nemici sono quegli Imprenditori che lasciano i nostri territori nella disperazione, dopo averli utilizzati e sfruttati. Facciamo, senza paura, la lotta per liberare la Sardegna dal Patto di Stabilità. Abbiamo la dignità di Popolo e sono allibito che il Psdaz, seduto al mio fianco per la battaglia sulla Zona Franca, per apparire ora su 4 righe di un giornale, va contro gli ideali del quale è erede.                                                                Noi in Europa ci siamo e grazie alla "Commissione Isole", con tutte le isole d'Europa, il testa la Sardegna, possiamo avere risorse che mai avremmo avuto. Son decisioni che non vengono dal singolo ma sono condivise.                                    Il nostro lavoro è come quello del contadino che lavora la terra e come un contadino abbiamo eliminato l'erba cattiva, la "gramigna", poi abbiamo seminato, e lo stiamo ancora facendo, e poi verrà il raccolto. Io ci sono e voglio continuare a difenderlo quel raccolto, col coraggio".

In chiusura è intervenuto il neo Senatore Emilio Floris, che ha rappresentato quanto sia realmente difficile e debba essere costante il lavoro che si deve fare in Parlamento per la risoluzione dell'attuale situazione economica e politica. Ed ha implorato il Presidente Capppellacci affinchè risolva definitivamente il problema della continuità territoriale, perchè lui stesso, da quando eletto, si è reso conto che chiunque viaggi da e per la Sardegna è costretto a farlo costantemente in lista d'attesa, ed è questa la motivazione per la quale le persone scelgono altre mete.

Lavorare insieme, con uno spirito di coesione, verso il raggiungimento di obiettivi comuni, solo in questa maniera riusciremo ad aprire con la giusta chiave la porta per lo sviluppo reale della nostra Economia.

G. Marchi

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