L'ADDIO DI PRANDELLI " SIAMO DIVENTATI ALL'IMPROVVISO COME UN PARTITO POLITICO. COME SE RUBASSIMO I SOLDI AI CONTRIBUENTI.

La comunicazione di Prandelli, subito dopo la partita, alla stampa prima, alla squadra dopo, parlava di amarezza.
Ha detto delle parole forti che vanno analizzate, dalle quali traspare che questo mondiale è stato vissuto con delle sofferenze interiori, ben nascoste finora, dobbiamo dargliene atto, ora sbotta pubblicamente, e meno male.

Forse tutta la carenza tattica e di gioco della squadra italiana nasce da questo: dove sono i calciatori che prendevano pochi soldi, e si concentravano durante i ritiri, e non pensavano al gossip?

Concordo con i calciatori che amano il calcio e vogliono essere seri nel "mestiere" superpagato che svolgono.
Sopratutto per noi tutti italiani, che nello sport, se pulito, troviamo semplice svago per noi, figli e nipoti.

Ecco le frasi più dure di Prandelli:
"si sono cammuffatti i problemi del calcio italiano"
"siamo diventati all'improvviso come un partito politico, come se rubassimo i soldi agli italiani".
" ho sbagliato, mi si dica questo, ma non voglio sentirmi dire che ho rubato i soldi ai contribuenti"

Al suo discorso è seguito quello di Andrea Pirlo, che ha concluso la sua carriera in nazionale con quest'ultima partita, ce ne fossero calciatori come lui, che da solo non può costruire una squadra.

Ora è il caso che forse la politica entri davvero nel calcio, imponendo alle società di non superare un tetto massimo del costo dei calciatori?
Ma le leggi di mercato, si sa, le stabilisce solo il mercato.

graziellaMarchi - h. 08.00


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